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Spiritualità

Kabul

Da un punto di vista spirituale ogni accadimento terreno è un’indicazione.

È caduta Kabul e Gino Strada è morto.

Strada è il simbolo “buono” del capitalismo, Kabul è il simbolo nefasto di tale capitalismo, Yin e Yang.

Non possiamo che parlare male di questo sogno americano che crolla per la seconda volta dopo la disfatta di Saigon, del Vietnam: il ciclo nefasto torna. Corruzione, affari sporchi, sfruttamento del pianeta e tanti altri fatti oscuri che spingono i popoli all’odio e donano all’integralismo ampi spazi dove insediarsi.

Strada? È un prodotto dell’Europa colonizzatrice, il missionario che arriva con buone intenzioni, ma che non capisce che quello che porta è il suo credo e può essere alla lunga devastante per chi riceve perché ne mina la cultura, tende a sostituirla con quella capitalistica dominante.

Molti hanno invece cercato di imparare le culture degli altri popoli e hanno provato sulla loro pelle la bontà di queste culture, ma il capitalismo farmaceutico scientifico in questo momento non ne vuole sapere e con i suoi scienziati e seguaci cerca di fare passare tutti i nostri sforzi come fesserie, come “acqua fresca”. Il risultato è l’attuale follia, Kabul, i morti di vaccino di cui nessuno parla, l’omertà di stato, il pensiero unico.

Noi allievi ed insegnanti dell’Itcca siamo parte di coloro che credono nelle culture dei popoli e sappiamo, sentiamo, che il Tai Chi, il Qigong, la Mediazione sono a beneficio dell’umanità.

Come riconoscere quello che è giusto, vero? Dal fatto se ha Spiritualità o no.

Circa trent’anni fa, agli albori del web ero iscritto ad un gruppo internazionale di Tai Chi e io ed un australiano fummo derisi da alcuni americani capeggiati da un certo Mick Sigma perché parlavamo di taoismo. Secondo loro eravamo stupidi perché loro statunitensi erano scientificamente superiori agli ormai obsoleti maestri taoisti. Rimasi stupito dalla loro boria e stoltezza.

Pensare che la propria cultura sia migliore di quella di un altro popolo è stupido assai.

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Fiabe Film

Vivo

Nelle Fiabe abbiamo sempre un contrasto fra l’eroe che cerca, con la sua impresa, la vita e quelle forze oscure e malevole che vogliono distruggerla. Le Fiabe sono una rappresentazione della realtà, della nostra vita perché anche in noi abbiamo questi due poli, quello sano, che possiamo chiamare Spirituale o dell’Amore e quello insano, dell’ego, dell’odio. Nelle Fiabe è però chiaro allo spettatore chi è “il buono” e chi è “il cattivo”, non così facilmente individuabili nella realtà, anzi, quasi sempre le carte in tavola si mischiano con risultati pessimi per noi e per la società.

Un esempio attuale è quello fra pro vaccini e anti vaccini, ognuno pensa di essere nel giusto, quindi di essere l’eroe buono mentre quelli della parte avversa sono i cattivi.

Il bel film animato della Sony, “Vivo”, ci dà una risposta chiara sul problema vaccini.

I protagonisti sono una bimba ribelle e un animaletto tropicale. Hanno una missione, portare una canzone d’amore ad una famosa cantante a Miami e, naturalmente, vengono ostacolati dalle forze del male impersonificate da tre ragazzine. Qui il film mostra il suo ingegno, non sono streghe, facilmente individuabili quindi dallo spettatore, anche quello più ingenuo, no, sono “normali” ragazzine persino impegnate dal punto di vista sociale e quindi apparentemente “buone”.

Mio padre ha scritto un paio di libri sulle tragedie Greche e individuava nel “coro” l’elemento sociale più retrivo, apparentemente giudizioso e benevolo, ma invero castrante e malevolo e non di aiuto per l’eroe di turno, lui, lei sì impegnato nella lotta per la vita e non comodamente assiso a giudice pantofolaio…

Le tre ragazzine bloccano Vivo e la bimba perché lui è un animale tropicale e per entrare negli “States” deve fare la quarantena e tutti i vaccini previsti dalla legge! Ecco, qui la maggior parte degli spettatori cercherà di rimuovere questo pezzo fondamentale del film dove i nostri eroi devono fregarsene di questi obblighi che il maligno ego sociale vuole sempre più imporre a tutto il mondo.

Notiamo che coloro che lottano contro la crescente oppressione dei governi mondiali spesso hanno paranoie su complotti estremi. Non c’è bisogno di tirare in ballo queste teorie perché studiando la storia umana ci accorgiamo che ciclicamente questo ego sociale maligno imperversa, lo fece durante il nazismo e anche quei paesi non nazisti all’epoca, non brillarono certo per “libertà”. Sono movimenti ciclici dove gli eroi di turno devono aiutare l’intera umanità a tornare libera.

Vivo è vivo e la vita va vissuta, non controllata e quando il “coro”, i media, il mainstream diventa ossessivo, assordante, non siamo più di fronte alla vita, all’amore.

Ecco non fate una scelta avventata che poi vi pone dal lato sbagliato della storia…
Per non creare “spoiler” mi fermo qui.

Complimenti ai brani musicali scritti da Lin Manuel Miranda che è anche la voce di Vivo e complimenti alla Sony per il coraggio di pubblicare questo film in questo momento drammatico per l’umanità.

Su Netflix. Consiglio di ascoltarlo in inglese.

PS

Per gli amanti del taoismo e della mente umana, quando guardate il film osservate che quando la ragazza è costretta dalla madre, “va verso” le tre ragazzine. Un chiaro segnale della sua divisione in tre: testa, cuore, pancia. Si scinde, non è più eroina, ma bestia sociale. Quando le tre ragazzine “vanno verso” la protagonista, questa diventa una unità e adempie adesso al suo ruolo di portatrice d’amore per tutti.

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Salute Società

Il vostro fallimento

Molti fanno la fatidica domanda: se non ci vacciniamo tutti che altro modo c’è per uscirne, avremo di nuovo centinaia di morti.
Rispondere che l’anno scorso non c’era il vaccino ma stavano meglio serve a poco ed allora provo a dare una risposta più profonda.

Il fallimento di questa società lo stiamo vivendo a 360°, oltre al Covid c’è la distruzione del pianeta, continua, inesorabile, aggravata dalla risposta malsana al Covid. Incendi dappertutto senza essere capaci di fare nulla anche qui…

L’unica risposta che le persone conoscono è sempre materialistica, difensiva: uso qualcosa di tangibile ad esempio, mascherine, disinfettanti, vaccini. Sono risposte perdenti, devastanti, inquinanti, ma nessuno pare accorgersene o non vuole accorgersene perché non sa cosa altro fare.

Nell’essere umano esiste una Mente, esiste una risposta psicologica, esiste un lavoro più profondo da compiere, Spirituale. Sarebbe invero compito di tutta la vita di ognuno di noi trovare questa risposta; sarebbe il nostro compito evolvere noi stessi ed invece chi governa, complici i media, i giornali, etc, cercano di terrorizzare in ogni maniera, e la paura è il miglior alleato della malattia perché devasta il nostro sistema immunitario.

Da parte mia ho iniziato ad occuparmi della mia salute a livello spirituale nel 1980 e posso proprio dire che ne è valsa la pena e non posso accollarmi la responsabilità di chi non pensa che possa fare, deve fare! qualcosa per sé e per il pianeta. Posso però aiutare e lo faccio da decenni e non solo io, ma dovete accettare il fallimento che state continuando a creare se volete vedere la luce in fondo al tunnel.

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Società

L’inutilità delle auto parcheggiate

L’auto è molto utile quando va, ci può portare dappertutto in poco tempo, ma quando è ferma è inutile, dannosa, occupa spazio e lo toglie al verde e ai pedoni.

Tutto ciò che è vivo è Yin Yang, partecipa della Natura. Solo il regno vegetale è giusto che stia fermo, è la sua Natura. Anche l’essere umano può stare fermo, ad esempio in meditazione o dormendo, ma è anche giusto che si muova, immobilità e movimento fanno parte della sua Natura.

Gli esseri umani impauriti, vaganti con le mascherine, inoculati, sono energeticamente inquinanti come le auto parcheggiate.
Non è la Natura degli esseri umani.

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I fiancheggiatori del nazi pass

Il nazismo deportò tutti gli ebrei polacchi nel ghetto di Varsavia, vi costruì delle mura e dichiarò che serviva per evitare epidemie

Da Wikiprdia:

“Il ghetto fu istituito nell’estate del 1940 come campo di quarantena e successivamente, con un’ordinanza emanata il 2 novembre dal governatore del distretto di Varsavia Ludwig Fischer, venne motivata la sua creazione al fine di evitare il pericolo di epidemie[senza.”

Solo con un permesso speciale si poteva uscire.

Chiunque è favorevole al Green pass è un nazista .

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I giovani senza modelli

La cosa più triste di questo tempo è l’aumento dei suicidi fra i ragazzi.

Pensate ai loro modelli, personaggi squallidi con una mente squallida. Un Draghi? Il banchiere di turno. Figliuolo? Il militare senza anima e cuore impegnato a stanare il nemico. I politici? Tutti a vaccinarsi perché così conviene alla loro immagine. Gli adulti? Impauriti che girano d’estate con le mascherine e si spostano tremanti quando passi loro vicino a viso aperto… Gli psicologi che dovrebbero aiutare le persone, capaci solo di osservare con ossessività maniacale il principio di quello che definiscono realtà. Recalcati? Uno psicoanalista conosciuto che scrive oscenità da salotto buono.

Quando ero giovane andavo alla libreria Ecumenica a Milano a cercare libri orientali e quali meraviglie a leggere parole di verità e saggezza e pure di poesia degli illuminati! Che modelli di vita! Eppure nessuno si cura più di loro, nessuno ne ascolta i messaggi profondi, di verità “vera” e danno credito a tristi personaggi che amano vanagloriarsi in tv e sui giornali, pazzi furiosi presi a modello…

Quando qualche allievx viene da me e resta delusx dal fatto che non seguo il loro modello di falsa scienza, che ritengo mortale per gli individui, e se ne va contrariatx, mi domando: cosa sei venutx a fare da me? Hai bisogno di modelli veri, forse proprio quelli che ho da proporti e che certo non tradisco solo perché sei così arrogante nel tuo errare da chiudere alla tua anima la porta della vita.

Dopo aver scritto questo articolo mi sono imbattuto in un commento ad un post: una potenziale allieva scrive così al maestro X (un conosciuto insegnante a Bologna).

“Caro X, il giorno che ti ho conosciuto di persona eri senza mascherina dentro una metro piena di gente… Avresti potuto avere il covid19 e io che sono una ragazza non vedente con una patologia importante mi sono sentita malissimo, per fortuna ero accompagnata e il fatto che tu non fossi munito di mascherina mi è stato detto… Se io ti fossi stata vicina e non vedendoti non mi fossi accorta che tu eri senza mascherina, secondo te questa la chiami intelligenza?

Questa non è una scelta personale, diventa egoismo.ero intenzionata ad iniziare un percorso insieme a te perché mi piace quello che fai, ma a questo punto, non posso allontanare la vita privata da quella personale dato che le due si fondono.fate attenzione perché c’è una ragione se i nativi digitali, ovvero i giovani, non hanno niente a che fare con queste cose. Imparate ad utilizzare le informazioni e la tecnologia invece di prendere per veri i video camuffati, solo perché sono una minoranza e quindi vi sentite di non essere conformisti, è veramente ridicolo.”

E questo è un esempio di attacco al maestro alla prima occasione possibile! La malattia viene usata per attaccare gli altri, ci si presenta “fragili”, per incolpare l’altro.

Questa la mia risposta al suo commento:

“Cara Y, ma che percorso personale vuoi fare se l’hai già determinato?!
Nella cultura orientale è l’allievo che deve arrivare al livello del maestro, non è il maestro che si abbassa al livello dell’allievo!
Perché? Per lavorare sul proprio ego, sul proprio spirito. Aumentando lo spirito e diminuendo l’ego che è molto forte in te. Tu a questo punto già scalcerai scandalizzata, ma hai mai pensato che la malattia è un attacco agli altri (certo anche a te stessa). Il tuo essere scandalizzata è da persona che è bloccata in un meccanismo distruttivo con pensieri di attacco agli altri.

Il tuo incontro con X avrebbe dovuto risvegliarti: come, il maestro è l’unico senza mascherina! Caspita, chissà come mai, cosa vorrà insegnarmi? Ed invece ti sei fregata con le tue mani!
Ho anch’io gravi problemi di vista, ma so di cosa parlo.”

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Politica

Il popolo bue

Quando ero giovane bazzicavo come tanti nel movimento studentesco. C’erano tante anime, ognuno aveva una sigla, noi amavamo definirci a volte anarchici e a volte, a scuola, nelle assemblee, alle manifestazioni, partecipavamo sotto il nome “Anarchici del ponte della Ghisolfa”, oppure di Avanguardia Operaia o Lotta Continua, suonavano tutte bene. Era tutto fluido, in “movimentio”, loro, i vari movimenti, erano spesso in lotta, si pestavano pure; noi, definibili anche cani sciolti, fluivamo, ci interessava la libertà.
Ricordo nei testi che leggevamo si parlava sempre di “popolo bue”, era un’espressione forte, ma dava l’idea, il popolo bue, forte lavoratore, ma bue, sottomesso.

Del movimento non resta più nulla, i più divennero imprenditori, professionisti, passarono persino dall’altra parte, i soldi attraggono molto e adesso sono i buoi di quel popolo bue che il padrone di turno marchia col green pass e a cui inietta, senza che ci sia nessuna reazione, un vaccino dietro l’altro: adesso sì che si è realizzato il perfetto “popolo bue”.

Noi? Negli anni abbiamo continuato a studiare ogni forma di liberazione per l’essere umano percorrendo altre vie, vie molto interessanti, sempre in linea con il nostro credo politico: l’essere umano e la sua salute fisica, mentale e spirituale.

Siamo rimasti sempre “cani sciolti” che scendono ancora in piazza per lottare per la libertà…