L’I Ching risponde con l’esagramma n° 5, l’Attesa.
È un esagramma già apparso in risposta ad una domanda simile: Attesa, ma comunque nutrirsi mentre si aspetta. Dove tutti attendono che le condizioni ritornino nella norma, il Taoista invece si nutre: è nutrimento spirituale e non c’è un tempo per lo Spirito perché lo si vive nell’attimo presente, non nel futuro. E allora questa attesa è una non attesa, va bene così, pandemia o non pandemia.
L’ideogramma ha al suo interno quattro gocce di pioggia che cadono dal cielo: l’acqua, l’alimento più importante e il numero quattro, il simbolo del ciclo, delle stagioni; l’idea della necessità di alimentarsi per favorire il nuovo ciclo.
L’unica linea mutevole è la sesta:
Cadere dentro una fossa. Ci sono tre ospiti inaspettati che arrivano. Mostrare rispetto porta buona fortuna.
Di solito la sesta e ultima linea mutevole di ogni esagramma non ha un responso molto favorevole perché la linea ha raggiunto la sommità e cadrà in basso a causa della ciclicità degli eventi. Qui l’I Ching ribadisce che non importa se arriva la pandemia e si resta nel fosso, nella grotta o chiusi in casa, tenendo uniti i tre centri, testa, cuore, pancia, i tre ospiti, comunque arride buona fortuna!
E volendo possiamo accostare i tre ospiti ai tre Re Magi; Gesù bambino li “attende non attendendoli” nella grotta, la fossa; Gaspare porta incenso, testa, Melchiorre porta oro, cuore, Baldassarre porta mirra, pancia.
Tutto ciò porta fortuna perché è il naturale ciclo del Cielo, ovvero dello Spirito.
Impariamo a non proiettare il futuro, a non attendere quello che vorremmo, ma ad accettare quello che ci viene dato in ogni istante: sono sempre doni preziosi.