Una interessante serie su Netflix: suore guerriere che difendono il mondo dall’invasione di demoni dell’inferno. A dirlo così sembra una stupidaggine, ma la serie contiene spunti profondi sull’umana specie.
Persone possedute, inconsapevoli di vivere una vita e che le nostre eroine cercano di far tornare normali facendo uscir da loro, attraverso qualche combattimento marziale, i demoni che li posseggono, – consiglio: “traducete” sempre il linguaggio simbolico dei film, altrimenti cadrete nel pensiero rigido ecclesiastico-scientifico, le due facce della stessa medaglia. – E in questo periodo storico sembra proprio di essere in un mondo così, tanti “posseduti” senza una direzione, malvagi nella loro ottusità.
Una frase del VII episodio mi ha colpito, una frase
Taoista”:
“Cercare se stessi è un cammino lungo una vita, la vita è ciò che capita nel frattempo.”
Ispirarsi a questa frase eliminerebbe tutti i demoni dal mondo.
La tematica è interessante, da un lato la chiesa retriva, legata ai soliti schemi rigidi conservatori del Vaticano e i suoi fedeli cardinali, dal lato opposto la scienziata assetata di scoperte scientifiche. In lotta uno con l’altra, accecati dal loro obiettivo personale. Una tematica molto moderna in cui pare che la scienza sia uscita vincente da questa lotta, e non si pone più limiti rispetto al benessere degli esseri umani, l’importante è soddisfare la propria sete di potere e obiettivi personalistici in cui l’accumulo di ricchezze è primario rispetto ai danni e delle relazioni umane.
Si distinguono da questa lotta senza senso queste monache guerriere che intervengono sulla vita delle persone, usando i loro poteri: armi magiche, armi energetiche, e, come nel Tai Chi, nel Qigong, usiamo l’energia per stare bene, così loro le liberano dalla loro “possessione demoniaca”, cioè dall’ego, da quello che un noto psicoanalista chiama “aspetto luciferino”.
Belli i posti dove la serie è girata, nell’Andalusia. Cittadine d’epoca, natura selvaggia.
Sconsigliato ai razionali.
Attenzione, finale del cavolo ovvero nessun finale aspettando la seconda serie: odioso.