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Salute Tao

Le sponde, gli ospedali

Ho scritto spesso della diatriba che ci fu millenni addietro fra confuciani e taoisti sulla necessità o meno di poter canalizzare i fiumi. I taoisti, legati alla “Via naturale”, mettevano in guardia sul fatto che se il letto di un fiume è largo e vediamo la sua acqua occuparne solo un tratto centrale, non è possibile costruire nel letto, apparentemente a disposizione, perché prima o poi la portata d’acqua cambierà e spazzerà tutto. Ciò lo abbiamo visto anche in anni recenti in Italia ed in particolare a Genova.

La stessa cosa avviene adesso con gli ospedali, non bastano, il fiume è in piena, il virus, come l’acqua colpisce e noi abbiamo tagliato ogni risorsa, sia economica che intellettuale, sulla salute e non riusciamo a contenere la portata d’acqua del virus.

Il problema è sempre lo stesso: i confuciani ragionano così perché vedono l’interesse subito, monetizzano, sono egoisti; i taoisti invece sono legati al grande disegno e hanno a cuore l’interesse di tutti.

E poi… perché non usare tutto quel sotto-strato di “tecniche del benessere” completamente ignorate dalla sanità occidentale che, pare, in Cina, abbiamo dato grande contribuito al recupero di tante persone: Shiatsu, Tai Chi, Qigong, Meditazione e altro?

Una risposta su “Le sponde, gli ospedali”

Soso sapienti, e capiscono solo loro, tutti gli altri sono ignoranti, (C’era una volta, tanto, tanto tempo fa, in un posto molto lontano un uomo umile e amorevole, figlio di un modesto falegname, amava le persone e tutta la terra proprio come noi, anzi più di noi, lui dava sempre buoni consigli a tutti, ma come accade anche oggi, va bene per alcuni ma quelli dal “Collo duro”, lo osteggiavano ma, la cosa più grave diceva sempre la verità, infatti un giorno disse a questi che polemizzavano: -…Che la sapienza sia giusta, si vede dalle opere che produce…- Semplice no?
Questo dire la verità smascherava il loro abuso di potere, le loro varie malefatte ma e da sempre cosi “Con tendenza all’invidia lo spirito che ha preso residenza dentro di noi continua ad avere grande desiderio”.
Questo suo dire la “verità” lo fece condannare a morte da un potente “Bugiardo e di dubbia Moralità”
Mº Dàshī dàshī wǒ de jīngshén yǔ nǐ de jīngshén tóng zài

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