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Psicoanalisi

Il sé luciferino

Uno dei grandi errori dei passati decenni è la demolizione dello studio della mente umana. Il lavoro di grandi pensatori occidentali che hanno esplorato la nostra psiche nei suoi profondi misteri è stato spazzato via da un materialismo scientifico e di vita. Gli attuali psicoanalisti, psicologi, professori universitari – a parte qualche rara eccezione – affondano in banalità cercando di competere con i produttori di medicamenti e vaccini, totalmente ciechi su quello che veramente succede dentro di noi e che sarebbe normale conoscessero.

Ricordo mio padre, Davide Lopez, quando parlava di “sé luciferino”, un bambino richiedente che occupa la nostra mente e che ci guasta la vita con le sue sciocche e viziose richieste. È un’epoca dove imperversa in ognuno di noi. Cerchiamo troppo quello che non siamo e non capiamo che quello che siamo è lì per noi per essere vissuto. Ricordate Michael Jackson che voleva essere bianco a tutti i costi e faceva cose inverosimili per questo scopo? Questo è un buon esempio di sé luciferino. Invece di devastare il mondo con controlli sempre più oppressivi dovremmo tutti guardare dentro noi stessi e dare spazio alla nostra saggezza, ottenebrata dall’ego.

Quando c’è scissione si forma sempre una coppia Yin Yang e il sé luciferino comprende un genitore giudicante, nel bene o nel male. Questa coppia scaturisce in un “ideale dell’io grandioso megalomanico”. Terapia psicoanalitica delle malattie depressive – Raffaele Cortina editore.

Tornando a Michel Jackson questo aspetto megalomanico lo troviamo nel voler essere di pelle bianca, ma il Tao, la Natura, l’ha generato nero e una “persona saggia” avrebbe accettato ben volentieri questo fatto.

L’arroganza che vediamo dappertutto, gente, politici, scienziati, che decidono, fanno, disfano, devastano col loro sé luciferino.

Una coppia esemplare di “bambino richiedente d’Istriore – adulto megalomanico”, proiettata all’esterno, l’abbiamo nella guerra fra Putin e Zelensky. Il “cattivo” e potente Putin attacca l’Ucraina. La reazione di condanna della Russia e di supporto alla “debole” Ucraina, da parte del mondo occidentale, è veemente: si accorre in difesa del “piccolo bambino” contro il cattivo adulto, rimuovendo dalla propria mente l’appoggio da molti anni di Zelensky al neonazismo in Ucraina. La rimozione è tale che la vista della croce uncinata tatuata sui soldati ucraini diventa “buona”. L’appoggio alla distruttività del proprio sé bambino è sempre mistificata nella propria mente.

Attenzione, è una coppia malefica perché c’è scissione e Putin rappresenta bene un io megalomanico. Il potente Zar contro il piccolo nazista è la realtà dei fatti. La distorsione della realtà porta il mondo occidentale, dove il sé luciferino impazza, a fornire ogni appoggio alla piccola Ucraina, mentre popoli che difendono il genitore castrante, come la Cina, appoggiano la Russia e, a causa di una distorsione della mente, si finisce in un’altra guerra globale.

La saggezza si ottiene quando la consapevolezza non ci porta a “tifare” per un partito o l’altro, finendo a farne sempre una guerra, mondiale, locale o con battaglie persino all’interno delle famiglie, come è avvenuto col Covid. Anche in questo caso abbiamo la malefica coppia “bambino richiedente – io castrante”. Il popolo agli occhi dei potenti è il piccolo indifeso che va aiutato a tutti i costi col vaccino. Vaccinare tutto il mondo mette la coscienza a posto al super-io castrante dei politici, degli scienziati e, ricevere le varie dosi in continuazione, conforta l’ego richiedente del sé luciferino.

Questo è anche un buon esempio di genitore “buono” castrante come spesso mio padre metteva in guardia i seguaci della teoria degli “oggetti genitoriali interni buoni” come modello educativo. No, la bontà che si presume di avere nel vaccinare tutti obbligatoriamente proviene dal sê luciferino: ognuno deve trovare la propria strada per arrivare ad essere “persona saggia”.

Terapia psicoanalitica delle malattie depressive

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Fiabe Film

Vivo

Nelle Fiabe abbiamo sempre un contrasto fra l’eroe che cerca, con la sua impresa, la vita e quelle forze oscure e malevole che vogliono distruggerla. Le Fiabe sono una rappresentazione della realtà, della nostra vita perché anche in noi abbiamo questi due poli, quello sano, che possiamo chiamare Spirituale o dell’Amore e quello insano, dell’ego, dell’odio. Nelle Fiabe è però chiaro allo spettatore chi è “il buono” e chi è “il cattivo”, non così facilmente individuabili nella realtà, anzi, quasi sempre le carte in tavola si mischiano con risultati pessimi per noi e per la società.

Un esempio attuale è quello fra pro vaccini e anti vaccini, ognuno pensa di essere nel giusto, quindi di essere l’eroe buono mentre quelli della parte avversa sono i cattivi.

Il bel film animato della Sony, “Vivo”, ci dà una risposta chiara sul problema vaccini.

I protagonisti sono una bimba ribelle e un animaletto tropicale. Hanno una missione, portare una canzone d’amore ad una famosa cantante a Miami e, naturalmente, vengono ostacolati dalle forze del male impersonificate da tre ragazzine. Qui il film mostra il suo ingegno, non sono streghe, facilmente individuabili quindi dallo spettatore, anche quello più ingenuo, no, sono “normali” ragazzine persino impegnate dal punto di vista sociale e quindi apparentemente “buone”.

Mio padre ha scritto un paio di libri sulle tragedie Greche e individuava nel “coro” l’elemento sociale più retrivo, apparentemente giudizioso e benevolo, ma invero castrante e malevolo e non di aiuto per l’eroe di turno, lui, lei sì impegnato nella lotta per la vita e non comodamente assiso a giudice pantofolaio…

Le tre ragazzine bloccano Vivo e la bimba perché lui è un animale tropicale e per entrare negli “States” deve fare la quarantena e tutti i vaccini previsti dalla legge! Ecco, qui la maggior parte degli spettatori cercherà di rimuovere questo pezzo fondamentale del film dove i nostri eroi devono fregarsene di questi obblighi che il maligno ego sociale vuole sempre più imporre a tutto il mondo.

Notiamo che coloro che lottano contro la crescente oppressione dei governi mondiali spesso hanno paranoie su complotti estremi. Non c’è bisogno di tirare in ballo queste teorie perché studiando la storia umana ci accorgiamo che ciclicamente questo ego sociale maligno imperversa, lo fece durante il nazismo e anche quei paesi non nazisti all’epoca, non brillarono certo per “libertà”. Sono movimenti ciclici dove gli eroi di turno devono aiutare l’intera umanità a tornare libera.

Vivo è vivo e la vita va vissuta, non controllata e quando il “coro”, i media, il mainstream diventa ossessivo, assordante, non siamo più di fronte alla vita, all’amore.

Ecco non fate una scelta avventata che poi vi pone dal lato sbagliato della storia…
Per non creare “spoiler” mi fermo qui.

Complimenti ai brani musicali scritti da Lin Manuel Miranda che è anche la voce di Vivo e complimenti alla Sony per il coraggio di pubblicare questo film in questo momento drammatico per l’umanità.

Su Netflix. Consiglio di ascoltarlo in inglese.

PS

Per gli amanti del taoismo e della mente umana, quando guardate il film osservate che quando la ragazza è costretta dalla madre, “va verso” le tre ragazzine. Un chiaro segnale della sua divisione in tre: testa, cuore, pancia. Si scinde, non è più eroina, ma bestia sociale. Quando le tre ragazzine “vanno verso” la protagonista, questa diventa una unità e adempie adesso al suo ruolo di portatrice d’amore per tutti.