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Natura

I letti

La storia dei posti letto insufficienti in terapia intensiva è identica a quando un fiume esonda: abbiamo ristretto troppo il letto del fiume. Più posti letto in ospedale servono per le emergenze, come ai fiumi va lasciato il letto largo per quando piove molto. Lo si è fatto in questi mesi? No, e allora rinchiudono dentro la popolazione con un altro lockdown.

Hanno anche lo stesso nome, letto del fiume, posti letto. L’eliminazione dei letti è sempre nefasta, chi si riposa poco e rifiuta il letto poi, volente o nolente ci finisce dentro.

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Fireweed

Registrazione di suoni con lo strumento “bambù” della pianta Fireweed registrato a Epinel con un fiume in sottofondo

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Salute Tao

Le sponde, gli ospedali

Ho scritto spesso della diatriba che ci fu millenni addietro fra confuciani e taoisti sulla necessità o meno di poter canalizzare i fiumi. I taoisti, legati alla “Via naturale”, mettevano in guardia sul fatto che se il letto di un fiume è largo e vediamo la sua acqua occuparne solo un tratto centrale, non è possibile costruire nel letto, apparentemente a disposizione, perché prima o poi la portata d’acqua cambierà e spazzerà tutto. Ciò lo abbiamo visto anche in anni recenti in Italia ed in particolare a Genova.

La stessa cosa avviene adesso con gli ospedali, non bastano, il fiume è in piena, il virus, come l’acqua colpisce e noi abbiamo tagliato ogni risorsa, sia economica che intellettuale, sulla salute e non riusciamo a contenere la portata d’acqua del virus.

Il problema è sempre lo stesso: i confuciani ragionano così perché vedono l’interesse subito, monetizzano, sono egoisti; i taoisti invece sono legati al grande disegno e hanno a cuore l’interesse di tutti.

E poi… perché non usare tutto quel sotto-strato di “tecniche del benessere” completamente ignorate dalla sanità occidentale che, pare, in Cina, abbiamo dato grande contribuito al recupero di tante persone: Shiatsu, Tai Chi, Qigong, Meditazione e altro?