Su Netflix è uscita una serie su Freud. Perbacco, in un’epoca così decadente si tocca un argomento sí deriso come la psicoanalisi?
Nel primo episodio il giovane Freud viene deriso da ogni collega quando cerca di spiegare la sua teoria dell’inconscio, del fatto che noi non vediamo, captiamo tutto il nostro essere.
Si rimane “basiti”, increduli, perché: nulla è cambiato!
Freud cerca di spiegare il carattere isterico: qualcosa è successo nella propria vita, qualcosa si è bloccato nell’inconscio… No, bubbole, ogni malattia ha un’origine fisica… E noi dopo duecento anni siamo, in tutte le università, esattamente allo stesso punto di ignoranza: cerchiamo nel cervello fisico la causa, diamo per ogni problema farmaci che alterino i meccanismi del cervello persino ai bimbi. E nessuno di questi dottori della scienza pensa di essere matto!
Nel mio piccolo, do il mio contribito: La Valle, antica psicoanalisi Taoista, ci dà una bellissima panoramica di come funziona il nostro inconscio e con pura poesia, cerca di risolvere i conflitti interiori dell’essere umano per dargli pace, benessere, felicità.