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La terza guerra mondiale

Ci sono molte somiglianze fra questa guerra contro il virus con la seconda guerra mondiale: i cicli nefasti si ripetono se le condizioni nefaste si ripresentano.

Il nemico questa volta è il virus, la volta precedente era il nazifascismo e il totalitarismo in genere che si diffuse in tutto il mondo, dalla Russia agli Stati Uniti.

Si vinse la guerra, ma per liberare l’intero mondo ci vollero alcuni decenni, sino alla caduta del muro di Berlino perché il totalitarismo restò in molte forme. Noi possiamo ricordare il governo Tambroni e solo con le lotte studentesche e operaie completammo la liberazione.
Liberazione che, a livello planetario, non fu mai totale: Russia, Usa, Cina, paesi del Sud America non furono mai totalmente liberi.

Questa volta la guerra è tornata perché il totalitarismo si è rifatto vivo negli ultimi anni: è il capitalismo che ha assunto il controllo del potere sempre più gravemente e i grandi gruppi finanziari che controllano anche le case farmaceutiche sono i nuovi nazisti.

Attenzione, sono questi i reali nemici che spargono il terrore nel mondo, non è il virus il nemico: il virus è l’arma del terrore sbandierata in faccia al popolo bue, quei cittadini del mondo che non capiscono che la pace e la felicità passano attraverso la libertà.

Se c’è libertà, c’è benessere.

Il green pass, l’obbligo vaccinale, il potere mediatico e politico degli uomini forti sono la nostra non libertà, la nostra infelicità.

https://www.byoblu.com/2021/11/22/grandangolo-pangea-la-rassegna-stampa-internazionale-di-byoblu-22-puntata/

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Un altro ciclo nefasto

Vivere durante il coronavirus è utile a comprendere come si viveva durante il fascismo. Come accade adesso, la maggioranza delle persone era inerte e incapace di avere una propria opinione, pilotata dal regime e dai grandi giornali di proprietà dei ricchi dell’epoca.

Ai nostri giorni tutto è simile; prendiamo Repubblica, all’inizio della sua storia un giornale che doveva essere di rottura, è nelle mani di Elkann. O il liberale(?) Corriere, organo di stampa della Confindustria. Tralascio di citare gli altri, fotocopie tutte uguali, persino il Manifesto non ce la fa ad uscire dalla mediocrità.

Certo, adesso non ti vengono a prendere in casa per portarti in galera e picchiarti come allora, c’è più intelligenza che nel fascismo, non serve: la conoscenza di come si manipola la massa, il “popolo bue” si diceva un tempo, ha fatto passi da gigante e se cercate di dialogare con i convinti cittadini modello, quelli dell'”andrà tutto bene”, restate impantanati nelle loro piccole convinzioni ripetute all’estremo: non segui le direttive sanitarie? Sei un negazionista! Lo dice la scienza… La sensazione è molto forte e triste, ed è la cosa peggiore di questa crisi pandemica: che fine ha fatto l’intelletto umano? Possibile che sia in atto una lobotomia generalizzata? Le televisioni di Berlusconi, il progetto Gelli o quello Renziano* hanno creato così spaventosi danni agli esseri umani? Lo sguardo poi deve comprendere il resto del pianeta, ma sembra tutto una fotocopia e forse questo è l’aspetto più pesante perché, se è vero che durante il nazifascismo vi erano tanti dittatorelli anche nelle nazioni alleate, almeno si potevano facilmente distinguere i paesi liberi da quelli dove la libertà era un optional. 

I cicli si ripetono e dopo il ciclo nefasto del nazifascismo ecco il ciclo nefasto della tecnocrazia. Quale la soluzione? Cosa imparare?

“Quella persona che dubita, che non comprende perché succede tutto questo, che si riconosce nel tuo desiderio di libertà e ha voglia di spiegare al mondo che esiste una Via diversa, un modo non distruttivo per la natura e il pianeta, ecco, lì sta la soluzione perché capisci che non sei solo.”

*Potete leggere i miei post passati quando mentre il 40% degli elettori lo votava alle europee ne mettevo in risalto la pericolosità