Freud è una pietra miliare della scienza umana e nel suo libro, “l’interpretazione dei sogni”, esprime una feroce critica agli scienziati del suo tempo.
<Infatti, i nove anni trascorsi (periodo trascorso fra la ristampa del suo libro) non hanno portato nulla di nuovo o di valido, sia quanto ai fatti, sia quanto alle opinioni, per ciò che riguarda la teoria del sogno. Nella maggioranza delle pubblicazioni comparse durante questo periodo, il mio lavoro non è stato né capito né preso in considerazione, meno che mai naturalmente dai cosiddetti “studiosi del sogno”, che hanno così dato un brillante esempio dell’avversione, propria degli uomini di scienza, a imparare qualche cosa di nuovo. “I dotti non sono curiosi” dice l’ironico Anatole France.>
Quello che è successo in questi anni rafforza il pericolo che la società incorre nel dare qualunque credito agli studiosi di scienza che, per di più, nel mondo attuale, sono degli schiavi al soldo del potere economico.
È divertente osservare come la scienza brancoli nel buio più totale. Ieri il Wall Street Journal si domandava se la nuova variante Grifone, che circola negli USA, sia dovuta ai vaccini.
La risposta è molto semplice e la indico da anni: è l’essere umano ad ammalarsi, non sono i virus a fare ammalare. Ne consegue che se un umano si deve ammalare, perché il suo stile di vita è malsano, o è stressato, o la sua mente è malsana, ad esempio credendo di essere al riparo vaccinandosi, si ammalerà comunque e quindi il virus troverà sempre la strada per contagiarlo.
Il livello della scienza è primordiale, ad esempio, prima della comprensione che la Terra gira attorno al sole, ogni teoria che gli antichi costruivano per spiegare l’universo, era vana perché era sbagliato l’intero presupposto. Era pseudo scienza nonostante il livello di arroganza che i suoi fautori avevano. Come sono identici gli pseudo scienziati attuali, costretti a dogmi di fede per sostenere le loro tesi assurde.
Si è arrivati al punto che se qualcuno osa proporre soluzioni alternative viene immediatamente messo alla gogna e bollato come eretico. Non c’è accettazione della “diversità”. La medicina, scienza che non può mai essere esatta perché studia esseri vivi, cangianti, passa una profonda crisi esistenziale.
Noi esseri umani abbiamo due emisferi cerebrali, uno detto emisfero razionale e l’altro, irrazionale. Chi è in grado di usare entrambi armonicamente è “persone sana”.
Il voler spiegare la vita solo razionalmente, solo “scientificamente”, porta ad una guerra interiore ed esteriore con l’emisfero irrazionale e tutto ciò che esso rappresenta nel mondo.
Molte malattie hanno quarta origine.
Diffidiamo delle persone che spiegano la vita solo con la scienza e diffidiamo di noi stessi quando teniamo tutto sotto controllo.
Esistono alcuni stolti che credono che grazie ai vari farmaci si possano debellare le malattie. Le malattie esistono solo in presenza degli ammalati. Tutti noi abbiamo un rapporto costante con miliardi di virus e batteri e non ci ammaliamo, alcuni invece si ammalano e quindi risulta semplice, addirittura puerile, capire che l’unica possibilità è lavorare sul malato, perché alcuni contraggono la malattia mentre altri no?
Il tentativo di eliminare con i vari vaccini l’influenza si è rivelato un disastro perché se uno si deve ammalare si ammala e se viene a mancare la possibilità di una malattia abbastanza blanda, la natura è costretta a ricorrere ad altre soluzioni che saranno più incisive: ecco che crea il Covid.
Ringraziamo per questa follia la cosiddetta “scienza medica” che è molto poco lungimirante. Tutto ciò accade quando la scienza vuole essere dio: fosse Dio potrebbe guarire chiunque, ma non ci riesce mai.
È un meccanismo perverso dell’ego che non comprende che ognuno deve comunque guarire da sé e non solo grazie al magico farmaco.
Verdi alla fine della sua vita supera il mortifero romanticismo arrivando ad una nuova comprensione della vita con il suo capolavoro, Il Falstaff.
Ecco gli ultimi versi che il vecchio vanesio Falstaff e gli altri protagonisti dell’opera cantano in coro:
Tutto nel mondo é burla. L’uom é nato burlone, La fede in cor gli ciurla, Gli ciurla la ragione. Tutti gabbati! Irride L’un l’altro ogni mortal. Ma ride ben chi ride La risata final.
E ben possiamo ridere della scienza del 2020 e dei suoi Falstaff.
Qui in Liguria, a causa dei decenni di disastri edilizi, quando piove sono tutti pronti al pericolo. La natura è diventata pericolosa!
Abbiamo lezione al parco, ci aspetta Gigliola, insegnante di Rapallo. Ci sarà lezione? Pioverà a dirotto? Fiduciosi ci alziamo, sole. Usciamo con le giacche a vento pronti al primo segnale di tempesta.
Arriviamo in ritardo al parco, la lezione è già iniziata. In silenzio ci uniamo al gruppo.
Non piove, il sole esce e scompare, bello, non fa troppo caldo.
Bella anche la lezione condotta da Gigliola Vicenzo e poi la Forma, tutti assieme la trasmettiamo in diretta su YouTube.
Manuela, l’altra insegnante della zona ha un capanno in collina; pansotti col sugo di noci, insalata dell’orto con finocchietto selvatico e abbondante vermentino sfuso…
Lo Spirito aleggia nella veranda ricoperta da foglie di vite e ancora non piove.
Per tornare prendiamo un sentiero con una dolce discesa, forse pioverà, ma il meteo non è una scienza, e mai lo sarà, pace a chi crede che la natura possa essere determinata.
Leggiamo ogni giorno folli dichiarazioni di presunti scienziati che affermano che ci sarà una seconda ondata del virus, nuovi focolai, mascherine sino al vaccino, plexiglass e interventi segregativi ai bimbi a scuola… Sono mesi che vanno avanti, senza rendersi conto di essere ormai ridicoli.
Uno scienziato non può essere arrogante.
Lo scienziato arrogante è come la chiesa che fa abiurare Galileo Galileo o brucia sul rogo Giordano Bruno. Stop, fermatevi! Forse pioverà oggi, è possibile che arrivi una seconda ondata,del virus, ma non lo sappiamo, i guanti forse servono, forse no, e così via. Fermate la vostra pazzia.
Non ci hanno azzeccato e per fortuna. All’8 giugno ci sarebbero dovuti essere, in terapia intensiva, in Italia, 150.000 persone. Attualmente ce ne sono appena 420. Una bella differenza che scombussola i piani dei catastrofisti.
Un virologo afferma: “Con l’avvio della stagione tardo-primaverile/estiva questi virus tendono a scomparire per motivi che ancora oggi non conosciamo di preciso, come pure non sappiamo perché partono a novembre-dicembre”.
Potete rendervi conto, leggendo l’articolo, di come la scienza non sia affatto scienza: ognuno dice il contrario dell’altro. Quando si tratta di vita, nulla può essere scienza esatta, proprio perché la vita è viva e muta e non vuole essere scoperta a differenza della non-vita che invece può diventare scienza come lo è la Fisica. Questa sì può essere scienza e lo conferma la comprensione di come la realtà sia molto diversa da quella che pensiamo e tocchiamo.
L’affermazione del virologo è parte del ciclo naturale della vita, conoscendola diventa facile comprendere tale affermazione per lui oscura, come mostro in questo speciale che ho realizzato tempo fa:
Ogni ciclo ha caratteristiche simili: una fase attiva e una fase passiva. Carico-scarico, ristruturazione-destrutturazione, nel taoismo, scienza naturale: yin-yang.
L’esempio di come funziona il ciclo del motore a scoppio può essere utile a comprendere il ciclo annuale dei virus. Il pistone scende dopo lo scoppio e “scarica” i detriti residui. Questa la fase “acqua”, inverno. Se non c’è un totale scarico, i detriti restano nel motore e nella fase successiva di “aspirazione”, legno, la primavera, questi detriti resteranno nella miscela di aria e benzina che al culmine della compressione del pistone, fuoco, Estate, sarà “contaminata” a detrimento del’intero “ciclo produttivo”, e addirittura può causare danno al motore.
La natura difende se stessa e cerca di mantenersi altamente produttiva per dare nutrimento a tutte le specie viventi e lo fa col ciclo. La natura quindi ha la necessità di ottenere un perfetto “scarico”, una perfetta destrutturazione durante la fase invernale. Questa fase la possiamo anche chiamare riposo. Gli orsi d’inverno vanno in letargo, riposano. Il riposo elimina i detriti.
In caso di situazioni di “non riposo”, la natura provvede con malattie “rigeneranti”, dai raffreddori alle influenze e in casi di situazioni che ritiene gravi, con epidemie tipo coronavirus. Servono a mettere a letto le persone, a farle riposare.
Una volta compiuta l’opera, il virus non serve più, anzi, sarebbe dannoso mantenerlo attivo. È come se nel motore a scoppio in cui la fase di scarico lasci dei detriti ed allora, all’inizio dell’aspirazione, venga messo un sapone, un solvente per purificare: prima della fase di compressione questo solvente deve sparire, altrimenti danneggerebbe l’importante fase all’apogeo del ciclo, lo scoppio. Scoppio che deve essere libero, puro e potente.
Questo spiega anche perché in località dove c’è meno industrializzazione e ci si riposa di più grazie al maggior essere in contatto con la natura, il coronavirus ha fatto molti meno danni.
Così la natura difende se stessa per il bene di tutti gli esseri senzienti.
Una nota sui catastrofisti. Perché esistono e sono una mala pianta, difficile da estirpare? La catastrofe per loro rappresenta il potere, finalmente hanno potere, possono decidere sciocchezze sulla pelle delle persone e ricevono tanti soldi per questo potere, quindi, la continuazione della catastrofe, per loro, è la continuazione del potere. E chi li caccia più se il coronavirus resta e magari torna l’anno successivo?!
La psicologia si è per decenni sentita “inferiore” alla medicina perché ritenuta non scientificamente comprovabile. Si rallegrino, dopo il Coronavirus, gli psicologi e gli studiosi della mente, non hanno più scioccamente bisogno di studiare ogni meccanismo del cervello per darsi una etichetta di scientificità perché la medicina si è dimostrata una vera e propria scienza inesatta. Altresì potranno smettere di dare farmaci devastanti a bambini e adulti perché anche la farmacologia è scienza inesatta.
Non potranno mai essere “scienze esatte” perché studiano esseri viventi. Solo chi studia corpi in-animati, come i fisici, possono ritenere la loro una scienza esatta. Anche qui la boria umana ha fatto i suoi danni quando i pionieri della fisica quantistica smantellarono la fisica classica
È adesso necessario raccogliere tutte le mille stolte affermazioni fatte dagli “scienziati”, dai medici durante questi mesi e farne un testo che dovrebbe divenire il primo esame di qualsiasi laureato col titolo: “Boria, arroganza e certezza scientifica non sono dello scienziato.
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